MARIO LOPRETE Black power olio su tavola 75 x 150 2011
EUROPAFRICA
SPAZIOTTAGONI
Via Goffredo Mameli 9Roma
Inaugurazione mercoledì 25 maggio ore 19.00
Curatori Vittorio Pavoncello e Giuseppe Salerno
Da un'idea di Vittorio Pavoncello un gemellaggio virtuale tra il Giorno della Memoria (27 gennaio) e la Giornata Mondiale dell'Africa (25 maggio) 50 artisti offrono il loro libero contributo alla trattazione di tematiche sul razzismo che accomunano le due ricorrenze.
Le influenze dell'arte africana sulle avanguardie del ventesimo secolo sono ben note tanto da essere incluse in ciò che i nazisti definirono "arte degenerata". Ciò che risulta curioso, paradossale e inquietante è il fatto che mentre l'arte occidentale andava sempre più aprendosi a mondi e culture altre, senza alcuna discriminazione razziale e prefigurando quella che sarebbe divenuto un pianeta multiculturale, la società si chiudeva in forme di segregazione sempre più ferree fino a giungere all'eliminazione sia delle persone fisiche sia delle arti che a quella mescolanza di forme e modelli si andava ispirando. Gli artisti delle avanguardie storiche, nell'aprirsi alle forme d'arte africana, sperimentavano in senso positivo quella de soggettivazione dell'identità che nei lager nazisti veniva imposta come privazione di qualunque diritto umano. Molti furono gli artisti che s'ispirano alle teorie intraviste, nelle sculture e geometrie decorative africane, come nuove forme di interazione dello spazio e del tempo. Fra questi Picasso, Braque, Derain, Matisse, Kleee Modigliani, per citarne solo alcuni.
Una mostra che unisca oggi artisti contemporanei su temi che vanno dall'avanguardie storiche, alla schiavitù, alla Shoah, all'Africa e all'Europa incrementa il dialogo fra i due continenti, quello europeo e quello africano, in un unico spazio culturale unito dall'arte. E come gli artisti occidentali vedevano nei volti delle maschere africane un archetipo con il quale confrontarsi, oggi, che sempre più i volti i gesti della shoah ci appaiono come maschere, il confronto è con un archetipo che è la stessa memoria.
La rassegna si arricchisce, nei giorni di esposizione delle opere, con i seguenti eventi:
25 maggio h 19
"Variazioni su Al Jolson" ovvero "Il Dolore del Contrasto"
Ro' Rocchi performance
Alpha Dieme ai tamburi
h 20
ONDULA MOVULA
Isabella Venantini danza
AFRO-EMBE' di Artale Afro Percussion Band musica
26 maggio h 18
Laura Boldrini e Anna Foa
(Immigrazioni e concetto di Genocidio)
incontro
27 maggio h 18
Gemma Vecchio Associazione Casa Africa
Incontro
28 maggio h 18
letture dei poeti
Roberto Piperno, Deborah D'Agostino, Ribka Sibhatu , Ndjock Ngana, Michele De Luca,Michela Zanarella, Rossella Pompeo, Lucia Cenni
"I piedi di Abele Bikila" spettacolo performance di Stefano Lucarelli
Galleria Spazio Ottagoni
Via Goffredo Mameli, 9 -00153 Roma
Contatti: Vittorio Pavoncello 366 4545656 SpaziOttagoni 335 6158199
EUROPAFRICA
SPAZIOTTAGONI
Via Goffredo Mameli 9Roma
Inaugurazione mercoledì 25 maggio ore 19.00
Curatori Vittorio Pavoncello e Giuseppe Salerno
Da un'idea di Vittorio Pavoncello un gemellaggio virtuale tra il Giorno della Memoria (27 gennaio) e la Giornata Mondiale dell'Africa (25 maggio) 50 artisti offrono il loro libero contributo alla trattazione di tematiche sul razzismo che accomunano le due ricorrenze.
Le influenze dell'arte africana sulle avanguardie del ventesimo secolo sono ben note tanto da essere incluse in ciò che i nazisti definirono "arte degenerata". Ciò che risulta curioso, paradossale e inquietante è il fatto che mentre l'arte occidentale andava sempre più aprendosi a mondi e culture altre, senza alcuna discriminazione razziale e prefigurando quella che sarebbe divenuto un pianeta multiculturale, la società si chiudeva in forme di segregazione sempre più ferree fino a giungere all'eliminazione sia delle persone fisiche sia delle arti che a quella mescolanza di forme e modelli si andava ispirando. Gli artisti delle avanguardie storiche, nell'aprirsi alle forme d'arte africana, sperimentavano in senso positivo quella de soggettivazione dell'identità che nei lager nazisti veniva imposta come privazione di qualunque diritto umano. Molti furono gli artisti che s'ispirano alle teorie intraviste, nelle sculture e geometrie decorative africane, come nuove forme di interazione dello spazio e del tempo. Fra questi Picasso, Braque, Derain, Matisse, Kleee Modigliani, per citarne solo alcuni.
Una mostra che unisca oggi artisti contemporanei su temi che vanno dall'avanguardie storiche, alla schiavitù, alla Shoah, all'Africa e all'Europa incrementa il dialogo fra i due continenti, quello europeo e quello africano, in un unico spazio culturale unito dall'arte. E come gli artisti occidentali vedevano nei volti delle maschere africane un archetipo con il quale confrontarsi, oggi, che sempre più i volti i gesti della shoah ci appaiono come maschere, il confronto è con un archetipo che è la stessa memoria.
La rassegna si arricchisce, nei giorni di esposizione delle opere, con i seguenti eventi:
25 maggio h 19
"Variazioni su Al Jolson" ovvero "Il Dolore del Contrasto"
Ro' Rocchi performance
Alpha Dieme ai tamburi
h 20
ONDULA MOVULA
Isabella Venantini danza
AFRO-EMBE' di Artale Afro Percussion Band musica
26 maggio h 18
Laura Boldrini e Anna Foa
(Immigrazioni e concetto di Genocidio)
incontro
27 maggio h 18
Gemma Vecchio Associazione Casa Africa
Incontro
28 maggio h 18
letture dei poeti
Roberto Piperno, Deborah D'Agostino, Ribka Sibhatu , Ndjock Ngana, Michele De Luca,Michela Zanarella, Rossella Pompeo, Lucia Cenni
"I piedi di Abele Bikila" spettacolo performance di Stefano Lucarelli
Galleria Spazio Ottagoni
Via Goffredo Mameli, 9 -00153 Roma
Contatti: Vittorio Pavoncello 366 4545656 SpaziOttagoni 335 6158199
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